Lo psicologo al cinema

10 minuti – recensione di Fulvia Ceccarelli

Fulvia Ceccarelli, psicologa del centro clinico Il Ruolo Terapeutico, recensisce e commenta il film 10 minuti di Maria Sole Tognazzi

Recensione del film Barbie

Il film Barbie recensito con taglio psicologico dalla dottoressa Fuvia Ceccarelli del centro clinico de Il Ruolo Terapeutico

Il capo perfetto

IL CAPO PERFETTO (Recensione del film di Fernando León de Aranoa, 2021) “Arbeit macht frei” recita un’insegna costituita da un doppio arco di ferro arrugginito, posta all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz e di molti altri lager. Il lavoro rende liberi. Queste parole di un’ironia feroce accoglievano i reclusi. Mi sorprende la straordinaria somiglianza con l’insegna “Basculas Blanco”, su cui indugia più e più volte la macchina da presa. Insegna posta all’ingresso della fabbrica storica di bilance industriali, di cui i Blanco sono proprietari da generazioni e delle cui gesta si occupa il film di Fernando León de Aranoa….

Madres paralelas di Pedro Almodovar

Tra i molti spunti di riflessione suggeriti da quest’ultima opera di Almodovar, due mi hanno colpita in particolar modo perché strettamente legati al nostro presente. Il primo è che l’identità ha una duplice dimensione: storica e biologica. Il secondo è il ruolo del maschile oggi. Dico questo perché il regista sembra posare lo sguardo non solo sulle vicende di uomini e donne ma anche sulla storia dei luoghi che abitano, sottolineando come esse siano inestricabilmente intrecciate. La nostra formazione umana, infatti, avviene sotto l’influsso di una certa cultura dominante. Che si è consolidata nel tempo e che esprime dei valori…

La Dea Fortuna – recensione di Fulvia Ceccarelli

La Dea Fortuna (film, 2019) di Ferzan Özpetek Dopo aver percorso una ad una le enormi stanze vuote, dall’aspetto sinistro, di una villa opulenta per arredi e affreschi, in cui echeggiano le urla disperate di una bambina messa in punizione, la macchina da presa inquadra un quartiere della periferia romana di un caldo color ocra. In cui vivono Arturo e Alessandro, coppia gay in crisi, circondati dal calore dei vicini. Che, come spesso accade nei film di Ozpetek, rappresentano un microcosmo variopinto, multietnico, avvolgente e vitale. In cui ci si conosce più o meno tutti, ci si parla dai balconi,…

Riflessioni sul film “Un Giorno di Pioggia a New York”

Riflessioni sul film “Un Giorno di Pioggia a New York” diretto da W. Allen di Gianluca Caldana Ci sono rari e speciali racconti, romanzi, plays teatrali e film, toccati dalla grazia.  Anche se, apprestandoci a commentare un’opera di Woody Allen non dovremmo poi tanto meravigliarci di riuscire a inserirla in tale categoria. Perché il “maestro”, nei suoi lavori, ha la capacità di miscelare ingredienti emozionali e intellettuali di grande qualità, accompagnando l’eleganza formale di un’impiattamento stellato, in stile “nouvelle cuisine”, alla sostanza di una pietanza della tradizione.  Ma cosa ci aspettiamo da un pranzo squisito e raffinato che ha soddisfatto…

Joker, tra male e follia

Joker, tra male e follia Fulvia Ceccarelli Cosa tiene un nutrito manipolo di adolescenti, muniti di lattina di Coca-Cola e bidone di pop corn d’ordinanza, letteralmente inchiodati alle poltrone, senza fiatare, quasi trattenendo il respiro, per l’intera durata di un film di due ore? Quel che non possono gli adulti, ha potuto Joker, vincitore del Leone d’Oro a Venezia 2019, sul quale è stato già detto e scritto molto. Tornando per un attimo agli adolescenti, che rappresentano un’ottima cartina di tornasole per lo studio di certi fenomeni sociali, concorderete che il loro comportamento è piuttosto inusuale. Forse si erano illusi…

Full Power! Pensieri sul film “Quanto Basta”

FULL POWER Pensieri sul film “Quanto Basta” di Francesco Falaschi “Full power!”. Potere pieno: ovvero metticela tutta, tira fuori la parte viva di te! È la frase che il protagonista del film, Arturo, un talentuoso cuoco, rivolge come incitamento a un ragazzo autistico, Guido, che sta imparando da lui l’arte della cucina. Il famoso chef, che per il suo temperamento irruento e in seguito al tradimento del suo socio in affari, finisce in carcere per percosse e si ritrova, per chiudere i conti con la giustizia, a svolgere due mesi di servizi socialmente utili presso una Comunità Terapeutica per ragazzi…

Il verdetto – Recensione di Fulvia Ceccarelli

Il verdetto The Children Act di Richard Eyre Adam, ragazzo diciassettenne affetto da una grave forma di leucemia, rischia la vita se non riceve nell’immediato una trasfusione. Essendo testimone di Geova, però, d’accordo con i genitori la rifiuta, poiché uno dei cardini della loro religione è che l’anima risieda nel sangue. Che non può essere in alcun modo contaminato con quello di altri perché sarebbe una violazione sacrilega dell’essenza stessa della persona. Già qui si pone un primo problema di ordine etico: a chi spetta la decisione della cura? Al medico in quanto competente in scienza e coscienza? Al malato…

La Classe – Recensione di Fulvia Ceccarelli

La classe Entre les mur   Insegnanti si nasce o si diventa? L’insegnante è un eroe romantico che trasmette passione per lo studio? È un intrattenitore che rianima platee annoiate di studenti? È vero che fare l’insegnante è una missione? Perché, se è così, ne discende che chiunque insegni debba possedere i requisiti del missionario. Tra cui la dedizione assoluta verso il prossimo. Noi pensiamo che, per essere disponibili verso gli altri, dobbiamo essere sufficientemente contenti della nostra vita e quindi avere il tempo di viverla. Che investire nella scuola abbia più a che fare con la qualità che con…

LA TENEREZZA – RECENSIONE DI FULVIA CECCARELLI

LA TENEREZZA di Gianni Amelio   Gianni Amelio riflette su quante sorprese possa riservare l’animo umano e su quanto sia difficile scandagliarlo. Concludendo che una possibile chiave d’accesso sia il sentimento della tenerezza. Per la commozione dolce e profonda che suscita in noi, consentendoci di guardare il prossimo con più indulgenza. Quando ci capita di provare tenerezza? – sembra chiedersi. Forse quando scopriamo, sorprendendoci, che una persona è capace di un’umanità insospettata. Di gesti affettuosi che irrompono goffamente, sfidando un cuore che il tempo ha indurito come la pietra. Talvolta per dissimulare le emozioni, talaltra per difendersene. Può capitare, però,…

LIBERE DISOBBEDIENTI INNAMORATE – IN BETWEEN – RECENSIONE DI FULVIA CECCARELLI

LIBERE DISOBBEDIENTI INNAMORATE – IN BETWEEN di Maisaloun Halmoud   Tel Aviv, crocevia di ebrei e arabi, laici e religiosi, cristiani e musulmani, è la città preferita dalla gioventù israeliana, perché ha fama di essere liberale, moderna, ribollente di fermenti underground; al contrario della sonnolenta Haifa, da cui i giovani cosiddetti “sovversivi” scappano a gambe levate. Tuttavia la trentacinquenne regista Maisaloun Halmoud, israeliana di adozione, sembra ricordarci che non è tutto oro quello che luccica. Infatti, basta scrostare lo smalto della sedicente modernità, perché affiori una città gretta, retriva, discriminatrice, dove il fanatismo religioso la fa ancora da padrone. Di…

SMETTO QUANDO VOGLIO – MASTERCLASS – RECENSIONE DI FULVIA CECCARELLI

SMETTO QUANDO VOGLIO – MASTERCLASS Sei laureato, tu sei laureato! Sei il terzo, questa settimana. Siete inaffidabili… – dice uno sfasciacarrozze a un dipendente in prova. Ma no, ma che dice, non sono laureato… Va be’, si sono laureato. Ma è stato solo un errore di gioventù! Questo breve scambio di battute, che ho tentato di ricostruire il più fedelmente possibile, riassume in sé il senso del film, in cui il giovane regista Sidney Sibilia, interrogandosi sul futuro della sua generazione, ci pone un quesito provocatorio: cosa potrebbe accadere a brillanti ricercatori e docenti universitari a contratto che, perduto il posto,…

LA MIA VITA DA ZUCCHINA – RECENSIONE DI FULVIA CECCARELLI

LA MIA VITA DA ZUCCHINA (Claude Barras) – Recensione di Fulvia Ceccarelli   Questo coraggioso film d’animazione sembra suggerirci che nascondere la verità ai bambini il più delle volte si rivela una sterile scorciatoia, perché la vera sfida è trovare le parole appropriate per raccontarla. Indubbiamente si tratta di un messaggio forte e in controtendenza con il bisogno ipertrofico di protezione che caratterizza gli adulti di oggi. E ha il pregio di ricordarci che i bambini hanno certamente degli aspetti di fragilità, ma anche potenzialità e risorse. Non solo. Che metterli di fronte a verità scomode è faticoso e fa…

American pastoral – Recensione di Fulvia Ceccarelli

American Pastoral (Ewan Mc Gregor) – Recensione di Fulvia Ceccarelli   Ewan Mc Gregor, ispirandosi al romanzo di Philip Roth, Pastorale americana, libro cult degli anni novanta, vincitore del premio Pulitzer per la narrativa, è regista e interprete della parabola umana di Seymour Irving Levov, ebreo americano di Newark, New Jersey. Non voglio occuparmi dei presunti demeriti della regia, che secondo alcuni avrebbe fallito nella trasposizione cinematografica del romanzo, perché credo che, al netto delle critiche, la vicenda narrata da Mc Gregor offra comunque ottimi spunti di riflessione. Spalmata su un arco temporale di circa trent’anni, dalla fine della seconda…

UN PADRE UNA FIGLIA – Recensione di Fulvia Ceccarelli

Un padre una figlia (di Cristian Mungiu) – Recensione di Fulvia Ceccarelli Sul cartellone di questo film sono rappresentate due figure: verosimilmente un padre e una figlia, seduti di spalle ciascuno sulla propria altalena. Perché proprio sull’altalena? Possono forse muoversi insieme senza farsi del male? Non è facile. Perché il padre, che è più pesante, se imprime una spinta eccessiva rischia di sbalzare la figlia dal seggiolino. Lei, viceversa, è troppo minuta per spostarlo. Forse un modo di procedere può essere che inizi a spingere lui, delicatamente, e che la figlia sfrutti l’abbrivio per trovare il proprio ritmo. In un delicato gioco…

La memoria dell’acqua – Recensione di Fulvia Ceccarelli ed Ennio Mazzei

Fulvia Ceccarelli, terapeuta del nostro centro clinico ed Ennio Mazzei, responsabile della comunicazione, raccontano le loro impressioni in merito al documentario “La memoria dell’acqua” del regista cileno Patricio Guzmàn. Fulvia Ceccarelli Ho visto questo film d’estate, con la canicola, in un cinema parrocchiale di periferia. Di quelli un po’ fané di una volta. Senza aria condizionata, ma con dei ventagli a disposizione in un barattolo di vetro poggiato sulla cassa. La forte sensazione di essere catapultata indietro nel tempo mi ha naturalmente ricondotta ai fatti e i luoghi della trama, che mi sono apparsi più vividi e vicini. La ricostruzione delle…

Julieta – Recensione di Fulvia Ceccarelli

Julieta (Pedro Almodovar) – Recensione di Fulvia Ceccarelli  Credo che Almodovar, in questo film giudicato da molti deludente, non riuscito e poco credibile, usi l’iperbole per costringerci a riflettere su quanto possano essere distruttive certe modalità relazionali. Un sipario color rosso fuoco, drappeggiato e pulsante come il cuore di Julieta, la protagonista del film, ci introduce nella vicenda. La donna è  decisa a lasciarsi il passato alle spalle, Madrid inclusa, per cominciare una nuova vita in Portogallo, accanto all’uomo che ama. Così, impacchettati suppellettili e ricordi in poche scatole di cartone, dà un’ultima occhiata alla casa semivuota. Il destino, però,…

La pazza gioia – Recensione di Fulvia Ceccarelli

La pazza gioia (Paolo Virzì) – Recensione di Fulvia Ceccarelli  dedicato a tutte le Beatrice e Donatella del mondo Film intenso, commovente e a tratti anche ironico. Che arriva dritto al cuore e che forse segretamente attendevamo. Perché proprio di questi tempi, segnati da una marcata indifferenza emotiva che amplifica le sofferenze causate dal disamore, Virzì sembra darci una sprimacciata, ricordandoci che i percorsi dell’amore sono imprevedibili. Un po’ come è accaduto a Beatrice e Donatella, le due protagoniste del film che, sbandando in seguito a gravi carenze affettive, si sono scoperte ospiti “socialmente pericolose” di una comunità terapeutica. E per…

Fuocoammare – Recensione di Fulvia Ceccarelli

Fuocoammare (Gianfranco Rosi) – Recensione di Fulvia Ceccarelli  Premiato come miglior film al Festival di Berlino, deve il suo titolo all’espressione dialettale: chi focu a mmari ca c’é stasira, che i  lampedusani, con occhi increduli, ripetevano come un mantra durante la seconda guerra mondiale, per esorcizzare lo spettacolo macabro delle navi bombardate che bruciavano in porto. Quelle stesse parole, messe in musica, sono diventate uno swing molto in voga negli anni ’40, sulle cui note gioiose si conclude il film. Hanno la particolarità di rimanerti in testa: non puoi fare a meno di canticchiarle. Lo interpreto come un segno di…

The danish girl – Recensione di Fulvia Ceccarelli

The danish girl (Tom Hooper) – Recensione di Fulvia Ceccarelli Film di straordinaria intensità e delicatezza, che ha il pregio di trasformare in un impercettibile rumore di fondo il vociare sguaiato sulla cosiddetta “teoria gender”. Ispirato al romanzo autobiografico Man into women, narra la la storia del primo transgender, l’artista Einar Wegener. Nella evoluta Copenhagen degli anni Venti vive una coppia di pittori: Gerda ed Einar Wegener. La fama di Gerda è oscurata dalla celebrità del marito Einar, paesaggista di talento. Tuttavia, la “rivalità” artistica non mina il loro amore che è sincero e solido. Gerda sottopone alcuni suoi dipinti…

Locke – recensione di Roberto Calatroni

Locke – recensione di Roberto Calatroni Avete mai provato a percorrere una strada trafficata di notte, da soli, rinchiusi nell’involucro rassicurante della vostra macchina? Le luci dei lampioni e i fari delle auto che incrociate riflettono bagliori intermittenti sul vostro volto mostrando a un ipotetico spettatore nascosto nell’abitacolo l’espressione dei vostri pensieri più profondi. Lo sceneggiatore e regista Steven Knight ci pone nella posizione di quell’osservatore indiscreto, che assiste nell’arco temporale di un’ora e mezza effettiva, allo stravolgimento dell’esistenza di un uomo. Ivan Locke (interpretato da Tom Hardy), capo cantiere presso un’importante impresa di costruzioni, si mette in viaggio al…

La Corrispondenza (G. Tornatore) – Recensione di Fulvia Ceccarelli

A Ed, affascinante docente di astrofisica di mezz’età, rimane poco da vivere perché è affetto da un astrocitoma. Curioso destino quello di avere “una stella conficcata nel cervello”, per chi si è occupato di stelle tutta una vita. Egli non ne fa parola ad Amy, bella e brillante studentessa di astrofisica, con cui vive da anni una relazione intensa e appagante. Amy si guadagna da vivere facendo la controfigura in scene rocambolesche, che quasi sempre terminano con la morte del suo personaggio. Le permette di esorcizzare un’antica ossessione ovvero aver causato involontariamente la morte del padre, mentre era al volante…

Miele (V. Golino) – Recensione

MIELE La brava Valeria Golino prova a restituire al tema dell’eutanasia tutta la sua complessità, contraddizioni incluse, con l’intento di scandagliare le ragioni umane profonde, più che trovare risposte convincenti per tutti. E, cosa pregevole, lo fa da una posizione non ideologica. Miele è lo pseudonimo di Irene, giovane donna il cui lavoro consiste nell’accompagnare verso una dolce morte le persone che ne fanno esplicita richiesta. Si tratta di malati lucidi, consapevoli. Poco importa se terminali o costretti in un letto a vita. Miele si muove sotto copertura, tanto che né il padre né il fidanzato sanno che lavoro svolga…

Recensione del film LEI – “HER” di Spike Jonze

HER   Mentre mi balocco con domande del tipo: può una relazione virtuale sostituirne una reale al tempo dei social?, sentendomi per questo di generazione 2.0, vengo a scoprire che il regista Spike Jonze, già due anni fa nel film Her (Lei) ha fatto di meglio. Cioè si è chiesto: possiamo innamorarci di una voce? Ma non di una voce appartenente ad una persona sconosciuta nella quale ci siamo imbattuti chattando. Semplicemente di una voce, cioè di pura energia sonora, che i nostri recettori acustici decodificano come voce. Questo è ciò che capita a Theodore, scrittore solitario di lettere d’amore…